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Medici precari da anni nei due Pronto soccorso di Paola e Cetraro

Turni coperti con il poco personale disponibile

L'ospedale di Paola

Nello spoke Paola-Cetraro diversi medici dei due Pronto soccorso attendono da anni la stabilizzazione. Una forza lavoro importantissima per i due presìdi ospedalieri. Personale che aspetta ancora di essere inquadrato rispetto agli altri sanitari.
Addirittura se di questi tempi - ed è frequente - ci si ammala di Covid non ci sono quelle indennità di rischio previste. L’Annunziata di Cosenza qualche anno fa aveva anche espletato un Avviso per l’assunzione ma poi dello stesso si sono perse le tracce. Negli ospedali tirrenici per contro non si vede più un Avviso e una stabilizzazione da diversi anni. Eppure non solo i medici, ma anche altri operatori attendono da tempo la stabilizzazione.
L’organico dei Pronto soccorso di Paola e Cetraro è sempre sotto soglia. E chiaramente in queste condizioni nessun medico sarebbe disposto a trasferirsi per lavorare nei nosocomi tirrenici. Per anni sono rimasti sempre in pochi in trincea ad affrontare le ataviche carenze di organico. Problemi che diventano ancora più gravi quando qualche camice bianco è in malattia o in ferie. Occorre coprire - con grandi difficoltà - i turni con il poco personale disponibile. Il Covid naturalmente in questi due anni di emergenza sanitaria in diverse occasioni ha complicato la vita dei pronto soccorso di Paola e Cetraro. Strano a dirsi ma oggi molti di quei medici in trincea rimasti ad assicurare il funzionamento della sanità sono ancora precari. Un ritardo, nel loro inquadramento, che è oggi inaccettabile.

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