Aveva denunciato di essere stata violentata e seviziata dal “branco” per ben 10 anni. Ora si scopre che aveva mentito. Si sarebbe trattato di una bugia architettata a tavolino. Dopo tre anni dalla squallida vicenda che aveva scosso l’opinione pubblica, con eco nazionale, oggi arriva il provvedimento da parte del Gip del Tribunale di Castrovillari di archiviazione del procedimento che era scattato a carico di cinque persone, perché la teste “non è attendibile”. La donna ha infatti ritrattato quanto denunciato, dopo essersi anche contraddetta: “Non si può ignorare l’evidente contraddizione – si legge nel provvedimento di archiviazione – nella quale è intercorsa la persona offesa, la quale ha radicalmente cambiato versione dei fatti, affermando da ultimo di aver inventato ogni accusa nei confronti degli imputati, in quanto spinta dal marito e da un avvocato”. Un riscontro alle bugie della donna è giunto anche dalle dichiarazioni rese dal suo medico circa le lesioni che presentava sul corpo, nonché dagli esiti dei tabulati telefonici, che sconfessavano la sua prima versione dei fatti. Per le sue dichiarazioni “inventate” in cinque erano finiti in carcere, accusati, a vario titolo, di violenza sessuale di gruppo ed estorsione: Gianni Montalto, William Oranges, Pierluigi Gallo, Sergio Gallo e Salvatore Bruno, tutti di Corigliano Rossano. Tutti innocenti ed estranei alle gravi accuse che la donna aveva mosso nei loro confronti.
Presunta violenza sessuale di gruppo a Corigliano Rossano, la vittima ritratta: indagati liberi
Il giudice archivia il procedimento a carico delle cinque persone finite nei guai
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