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Cosenza, tra gli “evasori” c’è pure l’Azienda ospedaliera

Non ha pagato al Comune la Tari 2016

Un popolo di evasori. I cittadini virtuosi sono sempre di meno alla luce degli atti di diffida che deve produrre l’amministrazione comunale tramite la Società che cura il servizio di riscossione. Un servizio che come ha avuto modo di dire di recente anche l’assessore al Bilancio, Giordano, non funziona perfettamente. Altrimenti non ci sarebbero buchi clamorosi alla voce degli introiti relativi alle tasse comunali. Acqua, spazzatura, canone per occupazione di suolo pubblico, la tassa per la pubblicità e altro ancora. E così negli ultimi tempi la Commissione straordinaria di liquidazione che si è insediata a Palazzo dei Bruzi all’indomani della dichiarazione di dissesto sta lavorando alacremente spulciando tra le carte del settore tributi. Centinaia gli evasori. E tra questi c’è pure l’Azienda ospedaliera cosentina come si evince dalla delibera firmata dai componenti della Commissione (Di Menna presidente, Fusaro e Sauro componenti) che dà mandato a Municipia Spa con un visto di esecutività di emettere ingiunzione di pagamento per la Tari 2016. Un provvedimento utile a non incorrere nei termini di prescrizione. La somma che il Comune prevede di incassare sfiora il milione di euro. E più precisamente, il debito dell’Azienda ospedaliera ammonta a 939.230,45 euro.

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