Una sola equipe del 118, quella di Giannettasio di Rossano, dotata di medico, in servizio l’altra notte su tutto il territorio della Sibaritide che fa riferimento alla ex Asl N. 3 di Rossano, da Cariati a Rocca Imperiale e paesi interni.
È questa la situazione che si registra nel più essenziale dei servizi della sanità calabrese di cui nessuno finora si è preoccupato lasciando che questo pian piano si riduca al lumicino, visto che nessun medico manifesta interesse ad entrare nel servizio. Su questo è intervenuto ancora una volta uno dei medici del 118 che ha sposato la causa per la salvaguardia del servizio di emergenza, il dott. Sinibaldo Iemboli, in forza alla postazione del Giannettasio di Rossano, attuale vicesegretario regionale del Sindacato Medici Italiani. Egli fa presente che su 36 medici che dovrebbero costituire l’organico dei medici distribuiti nelle postazioni del 118 del territorio, ve ne sono in servizio solo 4. Da esponente sindacale regionale di primo piano della categoria, sciorina i dati delle carenze allarmanti che si registrano nell’organico del 118 nell’intera regione. «In Calabria – afferma – abbiamo 55 postazioni di 118. Dovremmo essere 330 medici . Ne sono rimasti un centinaio. Solo in provincia di Cosenza – sottolinea – per l’anno 2021 sono state effettuate 68mila prestazioni. Il 94 per cento dei casi sono stati trattati a casa evitando l’accesso all’ospedale. Un lavoro immane».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza
Caricamento commenti
Commenta la notizia