«Nessun intervento a sostegno del settore nella gestione delle emergenze e, soprattutto, la mancanza di una strategia di sviluppo dell’economia ittica in grado di governare l’esistente e gestire una progettualità che sappia coniugare identità e futuro». La denuncia è di Salvatore Martilotti, presidente del “Comitato Pescatori Calabria” che punta il dito sulla “lontananza” del Comune di Corigliano-Rossano dai fattori di crisi che hanno messo in ginocchio l’economia ittica locale. Tra pandemia e gli effetti della guerra in Ucraina che sta colpendo il settore pesca con l’aumento del prezzo del gasolio, le imprese di pesca si trovano in una situazione disastrosa. La domanda che Martillotti si pone è quella di sapere quali siano le intenzioni dell’esecutivo nei confronti del settore ittico. «Se ci limitiamo ad analizzare gli interventi e la programmazione settoriale, alla data odierna senza nessun risultato di rilievo, dobbiamo prendere atto di una gestione deludente. All’amministrazione si chiede, con il coinvolgimento delle imprese e dei pescatori, ma anche di esperti settoriali, di dare priorità alla riorganizzazione complessiva del mercato ittico sia dei servizi pesca esistenti che quelli da attivare. Le priorità sono: la realizzazione del “Distretto ittico” e nella “Fascia costiera” il punto di sbarco della pesca artigianale sulla spiaggia dei pescatori antistante il borgo marinaro. Bisogna ripartire da quella che è una delle “capitali storiche” della pesca calabrese: Schiavonea. «Questo polo rilevante della pesca regionale ha una lunga storia fatta di lavoro duro, sacrifici insieme a tragedie del mare, perdite di vite umane, ma anche passione e competenza professionale, trasferita con i ricambi generazionali che da sempre hanno caratterizzato la nostra comunità costiera».
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