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Covid a Cosenza, ospedali in difficoltà e reparti saturi

Pronto soccorso pediatrico

L’ultimo giorno in ammollo nello stato d’emergenza si porta dietro le ombre di un mercoledì inquieto nel Cosentino con due nuovi pazienti intubati. E proprio dalle Rianimaizoni giungono notizie drammatiche con altri due decessi: uno a Cosenza (una 67enne di Lamezia) e l’altro al “Mater Domini” di Catanzaro (di Corigliano Rossano). Il terzo decesso (di Cariati) è avvenuto, invece, nel reparto Covid di Rossano. Il ritorno alla vita normale rischia, così, di farci dimenticare proprio questa scala di umanità che è troppo complicata e periferica dentro gli ospedali. Strutture assistenziali che, in questa provincia, continuano a riempirsi più che altrove con altri 4 accessi in Pronto soccorso tra i nuovi casi e quattro ricoverati tra i positivi a domicilio, senza contare i due ingressi in Rianimazione. La comunità scientifica ha già espresso le sue perplessità sulla fretta del Governo di archiviare gli ultimi due anni di storia proprio mentre il Covid sembra aver ritrovato stimoli e vigore con ospedali tornati in sofferenza. L’addio alle misure di contenimento e al super green pass rischia di stimolare le grandi ammucchiate con riscontri importanti, a distanza di qualche settimana, in termini di focolai e catene di trasmissione.

Ricoveri

Ieri mattina, in Pronto soccorso c’erano ventuno pazienti con Covid. Complessivamente, nei reparti ordinari, comprese la prima linea, sono attualmente occupati 81 letti, ai quali bisogna aggiungere i 6 della terapia intensiva. Nel resto della provincia si contano altri 69 malati: 32 a Rossano, 15 a Cetraro e 12 ad Acri. In tutto sono 146 i degenti assistiti all’interno delle strutture sanitarie della provincia. Purtroppo, continuano gli accessi di bambini. Nella pediatria di Cetraro c’è una piccola di quasi due anni. A Cosenza, invece, in terapia intensiva pediatrica, da sabato scorso risulta ricoverata una tredicenne d’un piccolo centro del Reggino.

Casi giovanili

Proprio il contagio tra i più piccoli preoccupa. Secondo l’Asp, nell’ultima settimana (quella compresa tra il 24 marzo e ieri) nel Cosentino, un quarto dei nuovi positivi è compreso nella fascia pediatrica (0-18 anni). Un problema, principalmente, per i più piccoli (quelli compresi tra 5 e 8 anni) che rappresentano la frazione più importante di popolazione non coperta dalla vaccinazione.

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