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Cosenza, il Covid ha già fatto più di mille vittime

Il primo paziente ad arrendersi al virus fu un 65enne di Rende spirato in Rianimazione il 19 marzo del 2020

L'ospedale Annunziata di Cosenza

Il primo ad arrendersi al nuovo male nel Cosentino fu un informatore scientifico. Se ne andò stremato, di sera, nel reparto di Rianimazione dell’“Annunziata”, dopo aver lottato per quasi due settimane contro quel morbo che gli aveva prosciugato i polmoni. Il Covid era appena arrivato e l’Italia era già in lockdown da dieci giorni. Ma quel 19 marzo del 2020 cambiò brutalmente la storia di questa terra che precipitò all’improvviso nell’abisso della paura. In questi due anni il microrganismo non ha smesso di scorticare la pelle di Cosenza e della sua sterminata provincia e domenica è crollato il diaframma psicologico delle mille vittime. Mille morti di Covid che ieri sono già diventati 1.006 con due nuovi decessi nelle ultime 24 ore (una 77enne di Mendicino, spirata in Pneumologia, e un 89enne di Fuscaldo ricoverato nella Medicina Covid di Rogliano) e altri due ripescati dal passato recente (7 e 23 febbraio scorsi, deceduti a domicilio a Crosia e Verbicaro). Il tasso di letalità complessivo da inizio pandemia è salito all’1,33%.

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