È ancora il cimitero pubblico a destare attenzioni e preoccupazioni. Le 100 bare ancora da tumulare sono sempre lì. «I tempi in cui viviamo sono giorni in cui nel mondo impera un presente arrogante, incapace di fare tesoro delle esperienze provenienti dal passato e di guardare con lungimiranza al futuro. La politica appare debole, spesso in balia di gruppi di persone che nulla hanno a che fare con il progresso e con lo sviluppo delle diverse comunità. Noi non vogliamo arrenderci a questo triste spaccato e riteniamo che sia ancora possibile invertire il corso di questo fiume sempre meno limpido. Consapevoli di non essere gli unici ad avere questi nobili sentimenti ma con cristallina coerenza non possiamo rimanere silenti su questioni che nella nostra città hanno oltrepassato i limiti del vivere civile. Per nostro costume non lanciamo anatemi ed invettive e siamo sempre disponibili al confronto, tuttavia continuiamo a chiederci se sia ancora possibile osservare la condizione barbara in cui versa il nostro cimitero», scrivono e rilanciano dal gruppo Innova. «I cimiteri sono i luoghi che custodiscono la memoria, gli affetti e le sofferenze della collettività, per cui non è più tollerabile la lunghissima attesa per la degna sepoltura delle bare.
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