Se c’era bisogno di un pretesto per movimentare la prima seduta del consiglio provinciale, in programma stamattina, ci ha pensato proprio il neo presidente dell’Ente, Rosaria Succurro, a fornirlo.
Fuor di metafora, l’assemblea odierna, chiamata a ratificare l’elezione del sindaco di San Giovanni in Fiore, uscita vittoriosa delle urne di due domeniche addietro alla testa della coalizione di centrodestra, sarà sicuramente arricchita da un punto non inserito all'ordine del giorno, riferito alle polemiche scaturite lunedì alla notizia secondo la quale l’inquilino di piazza 15 Marzo aveva nominato nel suo staff anche il marito, esponente politico di lungo corso e consigliere comunale nell’ultima legislatura a Palazzo dei Bruzi targata Mario Occhiuto.
Si tratta di Marco Ambrogio, già assessore sempre nel Comune di Cosenza. Molte le reazioni pure ieri. Così il sub commissario della Federazione del Pd, Maria Locanto: «Condanniamo con forza tale decisione. Chi si pone alla guida di un Ente importante come la Provincia non può compiere scelte di tal genere che denotano comportamenti molto discutibili dal punto di vista etico. Questa decisione è indice del degrado politico in cui versa la destra calabrese». Altrettanto diretto il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, che ha gareggiato contro la Succurro per la scalata alla Provincia, al pari dell'amministratore di Spezzano Albanese, Ferdinando Nociti: «Se il buongiorno si vede dal mattino – afferma Stasi – vuol dire che saremo costretti ad intervenire pubblicamente piuttosto spesso rispetto alla conduzione della Provincia da parte della neopresidente Rosaria Succurro.
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