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Ricoveri e casi, a Cosenza il virus rallenta

Il virus resta saldamente infiltrato nelle nostre vite pur se la sua arroganza non sembra più la stessa. La sua furia spossata è in esaurimento e da giorni il numero dei casi (anche se nella contabilità pesa l’impossibilità di inserire nel flusso tutta l’attività di testing delle farmacie per mancanza di personale) si contrae. Ieri, l’Asp ne ha riportati complessivamente 618. Sembrano tanti, certo, ma rispetto a mercoledì 30 (quando ne furono riportati 916) se ne contano 298 in meno. Ma anche la curva dei ricoveri flette. Ieri, si sono registrati solo 3 accessi in pronto soccorso e un ricoverato in reparto tra i contagiati già a domicilio. Purtroppo, in Rianimazione è arrivato un 32enne di Crosia (con booster). Complessivamente, i ricoverati nelle strutture assistenziali cosentine, sono 124 (4 in area critica e 120 in area non critica), Sette giorni fa, invece, erano 146 (140 nei reparti ordinari e 6 in Terapia intensiva), ben 22 in meno. L’unica macchia d’unto sulle statistiche del giorno è quella dei decessi. In Pneumologia si è arreso un 67enne di Bisignano che rappresenta la vittima numero 1.009 dall’inizio della pandemia.

Contagio giovanile

Nella ricostruzione dell’ultima settimana in provincia di Cosenza, l’Asp ha inserito nel flusso dell’Istituto superiore della sanità 4.834 nuovi casi. Il 25,88% (che corrispondono a 1.252 referti) è costituito da soggetti pediatrici, maschi e femmine, di età compresa tra 0 e 18 anni. Numeri che preoccupano, anche perché continuano gli accessi nel pronto soccorso dedicato dell’“Annunziata”, dove nelle ultime 24 ore si registra l’ingresso di un 16enne di San Lucido, bilanciato dalle dimissioni di un 11enne di Rende.

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