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Racket e usura a Cosenza, chi denuncia da oggi non è più solo

Presentato nella Cittadella del volontariato lo sportello per assistere le vittime costituito dal gruppo di associazioni di “Mani libere”

Il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella

Superare ogni forma di smarrimento e avere la consapevolezza che chi denuncia non è solo. Ecco lo sportello antiracket e antiusura “Mani Libere”, presentato ieri nella Cittadella del Volontariato. “Mani Libere” è il progetto delle associazioni antiracket della Calabria che offre sostegno professionale gratuito agli imprenditori vittime di racket e usura. Attraverso i suoi tre sportelli territoriali di Lamezia Terme, Cosenza, Polistena e lo “sportello ambulante” in grado di raggiungere tutto il territorio calabrese, sostiene quegli imprenditori, vittime di racket e usura, che non hanno ancora maturato la decisione di denunciare o che, dopo la denuncia, vogliono rientrare sul mercato.
Durante il partecipato incontro, coordinato dal giornalista di Gazzetta del Sud Arcangelo Badolati, sono intervenuti Maria Teresa Morano, responsabile regionale “Mani Libere”, Alessio Cassano e Marco Moretti, imprenditori che hanno denunciato i loro estorsori nel 2013 e che l’anno successivo hanno fondato l’Associazione Antiracket bruzia “Lucio Ferrami” insieme ad una rete di commercianti, artigiani e liberi professionisti. Denunciare implica una responsabilità personale ed è un importante atto di cittadinanza consapevole, necessario per liberarsi dalle catene del giogo mafioso. Testimonianza istituzionale assoluta e ferma è stata la presenza del prefetto Vittoria Ciaramella che nel suo intervento ha lodato l'iniziativa mettendosi a disposizione nel segno della rete, insieme al sindaco Franz Caruso il quale si è detto pronto a supportare il significativo servizio.

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