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Cosenza ricorda le 128 vittime civili dei bombardamenti

Domani ricorre il 79esimo anniversario

Era entrata in guerra ormai da tre anni, l’Italia, ma fino a quel momento i cosentini avevano un’idea piuttosto approssimativa del secondo conflitto mondiale. Se l’erano fatta in base a quanto riferivano gli sfollati da posti già “toccati” dagli eventi bellici e a quanto apprendevano dai familiari soldati combattenti. I conti con l’atroce realtà concreta della guerra cominciarono a farli soltanto a partire dal 12 aprile allorché uno stormo di quadrimotori della Royal Ait Force inglese, in volo dal Nord Africa, scaricò per la prima volta sulla città inerme il proprio carico di ordigni micidiali. E furono lacrime e sangue, morti, mutilazioni, macerie…
Una settantina le persone che persero la vita quel giorno: fra esse 6 bimbi intenti a giocare nel rione Spirito Santo. Quasi altrettanti furono i morti provocati dalle successive incursioni aeree angloamericane sulla città: il 31 agosto, il 3 e il 4 settembre, proprio nelle ore (!!!) in cui a Cassibile veniva firmato l’armistizio (poi annunciato l’8 settembre) con il quale il nostro Paese ai arrendeva agli Alleati e rompeva l’Asse con Germania e Giappone.
Complessivamente i morti prodotti dai vari bombardamenti sulla città furono 128, asseriscono alcuni studiosi. I nomi di gran parte di essi sono riportati su una grande lapide, nella chiesa di San Gaetano, nel centro storico, nella “cappella di Santa Rita”, oggi intitolata anche alla beata Elena Aiello, la religiosa che i cosentini mentr’era ancora in vita già additavano come “monaca santa”. Domani, 79° anniversario del primo bombardamento aereo su Cosenza, una messa in suffragio dei civili morti in città a causa di quelle incursioni aeree verrà celebrata in questa chiesa alle 18 dal parroco don Francesco Bilotto. Nella mattinata, alle 11, nel quartiere Spirito Santo, verrà invece inaugurato il nuovo monumento alle vittime innocenti di quei giorni a Cosenza: prenderà il posto del precedente misteriosamente trafugato una ventina di anni fa.

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