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Caso Sebillo, i genitori del 15enne sparito nel 2003 a Praia a Mare vogliono «la verità»

«Viviamo sempre con la speranza che un giorno mio figlio bussi alla porta». Sono parole intrise di emozioni quelle della mamma di Luigi Sebillo, il 15enne di Praia a Mare che il 23 febbraio del 2003 non fece più ritorno a casa. Sul caso sono stati, nuovamente, accesi i riflettori nazionali da quando sono state riaperte le indagini. La mamma di Luigi, nei giorni scorsi, ha ricostruito quanto accaduto quasi 19 anni fa davanti alle telecamere della trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?”. La famiglia del 15enne, rappresentata dall’avvocato Francesco Liserre, adesso attende che il Gip del Tribunale di Paola decida se archiviare il caso o andare avanti. Una decisione fondamentale per la famiglia che vuole «conoscere la verità». Il quindicenne quel tragico giorno era uscito per andare a pesca e si trovava su una barca nelle acque antistanti l’Isola di Dino con un amico. Ma da quel giorno non fece più ritorno a casa e da quel momento i suoi genitori non hanno avuto mai più notizie di lui. Nell’immediatezza dei fatti, furono avviate le ricerche del quindicenne. Lo cercarono per mare e per terra, ma di lui nessuna traccia. Gli inquirenti coordinarono le ricerche, ma dopo un po’ di tempo furono costretti a sospenderle e chiudere il caso come «morte per annegamento» anche se il suo corpo non è mai stato ritrovato.

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