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Senza medici, ospedale di Cosenza alla canna del gas

L’ingresso del pronto soccorso all’Annunziata di Cosenza

C’è una sanità che in Calabria non cambierà mai volto perché resta schiacciata da zavorre di debiti che affondano i bilanci delle aziende sovraccaricandoli di negatività insanabili. E così mancano le risorse per i rinforzi e le corsie continuano a restare vuote. Medici e infermieri sono diventati merce rara da tempo, ormai, anche all’“Annunziata”. E, in ospedale, l’emergenza comincia sempre dal Pronto soccorso dove i problemi «sono atavici – spiega Claudio Picarelli leader regionale del sindacato dei medici uniti, Fismu –. Mancano almeno 5 medici, costringendo colleghi di altri reparti a prestare servizio con turni in straordinario, perché l’accesso dei pazienti tende sempre ad aumentare, anche a causa del Covid». Ma il radar del sindacato segnala altre gravi criticità, a cominciare dalla Ginecologia dove le carenze d’organico sarebbero «pesantissime. A fronte di una pianta organica che prevede 27 dirigenti medici, dopo pensionamenti e trasferimenti in altre aziende, ne sono rimasti in servizio appena 13. Mancano ben 14 unità, un’assenza che genera turni massacranti con mancanza dei riposi previsti che stanno mettendo a dura prova i pochi medici in servizio con il rischio di un burnout ormai imminente. E tutto sarà acuito dalle ferie».

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