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Cosenza, allarmati 18 lavoratori della casa di cura Santa Lucia: martedì scatta lo sciopero

La casa di cura Santa Lucia ha comunicato di aver avviato la procedura per ricorrere all’intervento Fis (Fondo d'integrazione salariale) – assegno ordinario, per 18 lavoratori (con decorrenza dal 16 maggio).

Nella comunicazione l’azienda afferma che tale procedura si è resa necessaria a seguito del mancato riconoscimento, da parte dell’Asp di Cosenza, del decreto Regionale  11/22 che avrebbe consentito la continuità della erogazione delle prestazioni; né è dato conoscere le tempistiche per la approvazione del riconoscimento a causa della perdurante emergenza da Covid-19.

"Questa vicenda, oltre a provocare le giuste preoccupazioni dei lavoratori, pone, per l’ennesima volta nel nostro territorio, la questione del diritto alla salute nuovamente messo in discussione", si legge in una nota a firma dei segretari di Cgil (Umberto Calabrone) e Alessandro Iualiano (Fp Cgil). "Con la sospensione delle attività, molti cittadini non potranno accedere alle prestazioni di alta qualità che la clinica ha fornito nel corso degli anni. Auspichiamo che il cambio al vertice dell’Asp di Cosenza non ritardi ulteriormente l’iter burocratico e si diano presto risposte ai lavoratori ed ai cittadini. Per queste ragioni, in assenza di precisi e dettagliati chiarimenti sulle procedure e sulle tempistiche delle stesse, nell’interesse dei lavoratori collocati in Fis e dei cittadini privati, di fatto, delle prestazioni sanitarie,  il prossimo 24 maggio, dalle ore 9.30, terremo una manifestazione davanti la sede ASP di Cosenza".

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