«Un’autentica presa in giro». Non hanno dubbi i lavoratori delle Terme Luigiane. Il vecchio stabilimento San Francesco a cui i Comuni hanno ripristinato il flusso dell’acqua termale, è ormai dismesso. Gli impianti sono stati smontati e necessiterebbero di lavori di ristrutturazione immediata.
Era stato lo stesso Comune di Acquappesa a quantificarli in 700mila euro. Risultato? Si è nuovamente al punto di partenza. L’annunciato del ripristino dell’acqua termale sembra una boutade. L’acqua in effetti non arriva ai nuovi stabilimenti e al parco termale, vale a dire alle strutture di proprietà di Sateca. Torniamo ai lavoratori - oggi disoccupati - che accusano i sindaci: «prendono in giro anche il presidente della Regione che aveva annunciato dopo un incontro che sarebbe stata riaperta l’acqua.
E invece i sindaci riaprono solo per uno stabilimento dismesso e da loro abbandonato, mai oggetto di manutenzione dopo l’apprensione coatta e pertanto inutilizzabile. Inventano motivazioni relative alla sicurezza per non dare acqua agli stabilimenti della Sateca non rispettando quanto concordato con Occhiuto.
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