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Cosenza, frasi razziste "giornalista" TVA Vicenza: le scuse non placano la rabbia

Lo zio del ragazzo: «Ha capito la gaffe». Lei : «Mi spiace, ma non è il mio pensiero». Sara Pinna, tuttavia, non è iscritta all'OdG

L'eco dello scivolone commesso da Sara Pinna, conduttrice di TVA Vicenza, undici giorni dopo è ancora più forte rispetto a quando tutto è successo. L'argomento è diventato gettonatissimo su Twitter soprattutto nella giornata di ieri. Commenti, reazioni, una valanga a cui, adesso, intende mettere un freno pure la famiglia di Domenico, il giovane tifoso del Cosenza che con il suo “lupi si nasce”, in diretta tv, ha generato la risposta della conduttrice d'origini sarde («Gatti si diventa. Non preoccuparti, che verrete anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro», la risposta).

Roger Vetere, zio di Domenico, chiede di spegnere le luci sulla vicenda: «L'episodio ha assunto un esorbitante clamore mediatico in seguito ad un post pubblicato da mia moglie. Ad esso, tra i tanti, ha risposto pure la conduttrice, che si è scusata anche privatamente con noi. Penso abbia capito la sua clamorosa gaffe, ci ha raccontato di essere lei stessa una mamma. Non capisco cosa ci sia di sbagliato nell'emigrare per cercare lavoro. Ha sbagliato, le sue parole sono gravi ma ora diamo un taglio a questa storia. È stata travolta da una gogna mediatica non indifferente, con epiteti di ogni tipo. Tutta questa storia mi invita alla riflessione, probabilmente la pandemia non è bastata per creare uno spirito solidale».

Roger ha poi rivelato un retroscena molto curioso: «Mi fratello Michele, il padre di Domenico, dodici anni fa si è trasferito a Vicenza per questioni lavorative. Insieme a lui si è spostato un gruppo di amici, che continua a vivere tuttora lì. Per tutte queste ragioni ogni anno, ospitiamo diversi vicentini con cui abbiamo un rapporto d'amicizia».

Le scuse

Per quanto successo, Sara Pinna si è scusata pure su Facebook: «Ribadisco le mie scuse al bambino, alla sua famiglia e ai tifosi del Cosenza per una frase sbagliata, che non rispecchia il mio pensiero e la mia sensibilità. Sono di origini sarde, in Veneto per lavoro dei miei genitori. Non c'erano in me le intenzioni maligne che mi sono state attribuite».

Reazioni

L'OdG Veneto, intanto, ha aperto una pratica: «La frase a sfondo razzista pronunciata durante la trasmissione “Terzo Tempo-Diretta Biancorossa” e il successivo commento dallo studio, sono stati segnalati a più riprese all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Il video della trasmissione è stato acquisito stamattina e verrà trasmesso ai Consigli di Disciplina Territoriali, che istruiranno le pratiche. L'Ordine richiama al rispetto della carta deontologica, in particolare alla tutela della dignità delle persone, alla tutela del diritto alla non discriminazione e ai doveri in tema di informazione sportiva, che condannano gli atteggiamenti minacciosi, scorretti e razzistici».

Nelle scorse ore, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto si era rivolto a Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell'OdG: «Mi auguro che l'Ordine dei giornalisti condanni questo grave episodio e che prenda provvedimenti disciplinari nei confronti di Pinna e Ceroni (inviato che in diretta da Cosenza, subito dopo il messaggio di Pinna, è intervenuto sorridendo: «non male, Sara», approvando le parole della collega; ndc). Simili intemperanze non possono passare sotto silenzio».

Pinna, tuttavia, non è iscritta all'OdG. L'episodio è stato commentato pure da Eugenio Guarascio: «Invito a mie spese - in Calabria, per una settimana - Sara Pinna. Quanto successo è infatti evidentemente il frutto di un pregiudizio culturale e di stereotipi insopportabili contro i quali ci battiamo quotidianamente. La nostra società contribuisce con l'impegno nel sociale e il rispetto delle regole a sovvertire certi schemi precostituiti. Lo scopo dell'invito è quello di fare vedere e conoscere le nostre bellezze ma anche la nostra vita, la nostra cultura».

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