Un plotone di...accusatrici. Le studentesse che puntano il dito contro il docente di Italiano e Storia dell'Ipsia “Aletti” di Trebisacce, sono quasi una trentina. I loro racconti sono apparsi al gip di Castrovillari, Lelio Festa, perfettamente sovrapponibili.
Il professore, finito agli arresti domiciliari, sarebbe autore – anche su una chat – di apprezzamenti imbarazzanti nei confronti delle ragazze e, nel contempo, di condotte anomale. L'indagato, che si protesta innocente e tale dovrà essere considerato sino alla definizione della vicenda giudiziaria, sarà interrogato nelle prossime ore alla presenza del legale di fiducia, l'avvocato Alberto Carelli del foro di Castrovillari.
Le parti offese hanno reso le loro prime dichiarazioni al dirigente scolastico dell'istituto superiore, il professore Alfonso Costanza, nel corso di una indagine interna prontamente avviata dopo la ricezione delle prime segnalazioni. Il preside, acquisite le testimonianze, ha immediatamente trasmesso una relazione al Miur per le valutazioni del caso e inviato gli atti anche al procuratore capo di Castrovillari, Alessandro D'Alessio. Una scelta – quest'ultima - necessaria considerate le precise indicazioni che arrivavano dalle studentesse riguardo i discutibili – a dir loro - comportamenti tenuti dal docente.
Il capo della magistratura inquirente della città del Pollino, ha ordinato alla sezione di polizia giudiziaria e ai suoi pubblici ministeri di procedere all'audizione delle parti offese che, di volta in volta, avrebbero confermato quanto già in precedenza dichiarato.
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