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Cosenza, pronto soccorso da riorganizzare. Asp e Annunziata, piano comune

Vertice alla presenza del sub commissario ad acta Ernesto Esposito. «La situazione nella prima linea dell’ospedale cittadino è indecorosa e incivile nonostante gli sforzi del personale sanitario»

È nella prima linea dei nostri ospedali che, giorno e notte, si vive la tragedia di una sanità sprofondata in un declino inarrestabile. Il sistema-salute è diventato, in questi anni di sprechi, un albero della cuccagna tra piccoli e grandi sperperi. E la necessità di ridurre le spese ha finito per rendere i servizi assistenziali incapaci di vedere o sentire il lamento dei malati che arrivano ogni giorno nei Pronto soccorso. Gente che, su barelle o sedie fatiscenti, invoca il sacrosanto diritto all’assistenza e alle cure che viene spesso negato. Quei volti segnati dalla sofferenza sono l’emblema del fallimento della politica, nazionale e regionale. In questi tredici anni di tagli dolorosi al personale, di chiusure di reparti e di piccoli ospedali, l’assistenza sanitaria in Calabria e nel Cosentino, in particolare, è sparita dai radar dei vari commissari ad acta che si sono avvicendati a Catanzaro con risultati fallimentari.

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