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Le bandiere blu sul mare marrone, il paradosso dell’estate in Calabria

Sulla costa tirrenica cosentina già cominciate le segnalazioni

Cinque bandiere blu, ma la qualità delle acque della balneazione lascia ancora a desiderare. Quasi una contraddizione quella che interessa il litorale del Tirreno cosentino. Il ponte del 2 giugno e le temperature tipicamente agostane hanno anticipato l’estate. Ma la stagione si preannuncia, con queste premesse, difficile e incerta.
È stata una settimana di segnalazioni a causa del mare sporco in diversi comuni del litorale. A far suonare il campanello di allarme quelle associazioni – Italia Nostra e Mare Pulito – che hanno fatto della salvaguardia e della tutela del mare un loro cavallo di battaglia.
«Rinnoviamo l’invito ai sindaci – spiega Italia Nostra – che hanno il compito di vigilare sul proprio territorio, di tenere sotto controllo la situazione ed effettuare prelievi di controllo su tutta la fascia costiera per verificare ed analizzare la natura e la composizione di queste chiazze, chiedendo anche la collaborazione agli stabilimenti balneari, i primi interessati ad avere un mare pulito. L’Arpacal non è in grado di fare tutti quei prelievi che servirebbero in tempo reale». Mare Pulito è dell’avviso che sia fondamentale mettere in piedi una task force per la repressione degli scarichi abusivi.

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