Una traccia indelebile. Rimasta rilevabile grazie al Gps installato sul Mercedes su cui il 4 aprile scorso viaggiavano Maurizio Scorza, 57 anni e la compagna tunisina Hanene Hendli, 38. Una traccia che chiarisce in maniera inequivoca quale sia stato il percorso seguito dalla vettura con la coppia poi trucidata con una scarica di colpi calibro 9 per 21. Il Gps - che è un infallibile localizzatore e registra tutti gli spostamenti del mezzo su cui è installato - è stato aperto e esaminato nei locali del Racis dei carabinieri a Roma. Il Racis è il reparto dell’Arma specializzato negli approfondimenti tecnici e scientifici a cui la procura distrettuale di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, ha affidato il compito di esaminare l’importante rilevatore di posizione. Le operazioni sono state condotte nella caserma “Salvo D’Acquisto” lungo viale Tor di Quinto, nella Capitale. Nell’occasione sono stati estratti i dati contenuti nel Gps che saranno minuziosamente analizzati. Il pm antimafia Alessandro Riello è il titolare del fascicolo d’inchiesta sull’agguato costato la vita a Scorza e la Hendil. Del caso si occupa anche il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla.
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