Paesi immersi negli incantevoli scenari tra l’Isola di Dino e l’Arcomagno. Scrigni preziosi dell’Alto Tirreno cosentino calabrese. In poco meno di 35 chilometri ci sono cinque comuni insigniti da bandiera blu. Eppure le immagini che i social hanno contribuito a diffondere sulla gravità della situazione del mare, soprattutto in questi giorni di giugno, rivelano anche un’altra faccia della medaglia. Scie marroni e chiazze schiumose. Il mare è sporco.
Italia Nostra è dell’avviso che, dopo San Nicola Arcella, anche gli altri Comuni devono convocare i Consigli «per discutere e prendere decisioni per migliorare la condizione del nostro mare». L’interlocutore scelto è oggi la Regione Calabria. Ma dubita l’associazione che la Regione possa adoperarsi in tempi rapidi. I sindaci per contro «possono far analizzare in ogni momento le acque del mare quando si presentano tutte quelle situazioni inguardabili che abbiamo osservato in questi giorni. A meno che queste analisi non si vogliano fare per paura dei risultati».
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