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Corigliano Rossano, pescatori sul piede di guerra: “Pronti a restituire le licenze”

Nessuna soluzione all'orizzonte per i problemi del caro-gasolio evidenziati dalla marineria di Schiavonea

Quando nel pomeriggio di venerdì e in una insolita ora (le 15,30) per simili tipi di attività, nella sala-convegni della sede dell’Autorità portuale di Corigliano, stavano per iniziare i lavori dell’annunciata “Conferenza regionale sulla pesca”, poco distante e quindi fuori da quel contesto, a manifestare contro il caro-gasolio, attraverso un nuovo sit-in, erano presenti loro: i pescatori di Schiavonea, peraltro totalmente ignorati (pur essendo i maggiori interessati) da quanti hanno promosso l’evento. La loro è stata, ancora una volta, una protesta del tutto pacifica, ma carica di tanto sentimento di riprovazione per non essere tenuti in alcuna considerazione e dal Governo centrale e da quello regionale. Prova ne è stata già l’altra settimana a Roma allorquando non è stato loro permesso nemmeno avvicinarsi al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per esporre le proprie istanze al sottosegretario Francesco Battistoni e al ministro Stefano Patuanelli. Quale immediata risposta è stata, invece, quelle delle manganellate ricevute da parte delle forze dell’ordine. E dire che non sono poche le difficoltà oggettive cui i lavoratori del comparto, le imprese, le cooperative e l’intera filiera della pesca stanno attraversando sin dallo scorso mese di marzo a causa del continuo aumento del costo dei carburanti.

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