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Cosenza, alberi alti e fitta vegetazione: fiumi cittadini nel degrado

Non mancano gli appelli affinché le istituzioni intervengano sulla problematica. L’amministrazione Caruso si era affidata a Calabria Verde stipulando una convenzione con il Comune di Zumpano

I fiumi? Una risorsa e una ricchezza per le città. Anche da un punto di vista turistico, perché ai viaggiatori che si imbattono nei corsi d’acqua quando visitano una località, gli stessi restituiscono una immagine meravigliosa, quasi idilliaca, di quella specifica realtà urbana.
E Cosenza possiede tale fortuna, poco sfruttata, evidentemente, lasciando che pure il mito e la leggenda cadano nel dimenticatoio se si pensa alla storia di Alarico, rispolverata dalla precedente amministrazione Occhiuto ma il cui progetto è rimasto in sospeso. Altro capitolo. C’è che da giorni i residenti, molti a dire la verità, continuano a lanciare appelli dinanzi al degrado presente lungo gli argini del Crati e del Busento, completamente sopraffatti dalla fitta vegetazione. Alberi ovunque, piante cresciute a dismisura e impatto visivo non certo esaltante. Area diventata nel frattempo habitat naturale per numerose specie di animali.
Ebbene, l’esecutivo targato Franz Caruso ha mantenuto sempre dritta la barra verso la risoluzione del problema, pianificando di risanare e bonificare l’intera zona, a partire dalla confluenza dei fiumi nei pressi di piazza dei Valdesi per spingersi pure verso Rende. Un indirizzo che qualche mese addietro si tradusse in convenzione congiunta tra Palazzo dei Bruzi e il Comune di Zumpano, la quale prevedeva, e prevede ancora, l’intervento sul territorio dell’agenzia regionale Calabria Verde. Stipula rimasta congelata poiché la stessa Regione ha spedito, in questo periodo estivo, uomini e mezzi nei centri della fascia tirrenica per mettere in campo un’azione concreta e capillare di pulizia.

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