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Cosenza, il sogno metropolitano di Franz Caruso

La realizzazione del nuovo ospedale sarà la prima pietra di un progetto più ampio di sinergia tra comuni della provincia. «Oggi più che mai è necessario creare le giuste sinergie evitando contrapposizioni e divisioni. Penso a un’area in grado di interagire dalle Serre alla Presila, dal Savuto alla Media Valle Crati»

Il governatore Occhiuto, il manager dell’Arpacal Pappaterra e il sindaco Caruso

Il nuovo ospedale, rimasto per anni stampato su una mappa senza coordinate, è diventato, in queste ultime settimane, baricentro di un tempo che il sindaco Franz Caruso ha deciso d’accorciare. Ieri pomeriggio ha raggiunto il governatore Roberto Occhiuto per definire l’attivazione delle procedure per la realizzazione dell’hub regionale a Vaglio Lise. «Sull’ubicazione ho fatto la mia scelta, e l’ho portata avanti perché a me interessa che la struttura sanitaria venga realizzata». Il primo cittadino traccia un percorso che delinea le prospettive della nuova “Annunziata”, stanando i grumi che hanno portato al lungo braccio di ferro con Rende. In questo scenario Caruso prende le distanze dalla soluzione Unical, disegnando confini netti: «Mi sono chiaramente opposto a quella soluzione perché non esistono esempi di edilizia sanitaria in collina. Tutti gli ospedali hanno uno sviluppo pianeggiante proprio perché devono garantire un facile accesso a persone in difficoltà. Del resto, sappiamo quanto l’area di Vaglio Lise sia importante e strategica anche in funzione dell’arrivo dell’alta velocità. Se, come noi auspichiamo, si realizzeranno i collegamenti veloci su rotaia, quest’area diventerà nevralgica per lo sviluppo non solo di Cosenza, ma di quell’area metropolitana, molto più vasta, che servirà a rilanciare la funzione di guida che la nostra provincia ha sempre avuto».

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