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Rende, “mancata” processione del Corpus Domini? Mancava... il personale

Eppure l’amministrazione qualche passo lo ha compiuto negli ultimi anni. Stabilizzate anche quattro unità del bacino ex Lsu-Lpu

Ha fatto molto rumore, in città, la “mancata” processione del Corpus Domini di qualche settimana fa. E, sebbene il Comune abbia parlato di un semplice rinvio, le polemiche sul personale comunale la cui pianta organica risulta carente, è tema assai avvertito. Il sindaco, Marcello Manna, d’altronde lo ripete quasi come un mantra: un Comune come Rende non può essere gestito da così poche persone. Due anni fa, in questo stesso identico periodo estivo, proprio il primo cittadino annunciava – trionfante – il piano triennale del fabbisogno di personale 2020-2022 e del piano delle assunzioni.
A nulla sono valsi gli annunci dell’assessore Franchino De Rango che, nel frattempo, si è alternato alle deleghe con l’ex Iantorno. Concorsi ed assunzioni nuove neppure l’ombra. Come mai? Eppure su richiesta della Cosfel, due anni fa, appunto, il Comune era stato invitato a verificare, modificare e integrare la deliberazione del 30 dicembre 2019 per recepire le importanti novità in materia.
In particolare, in tema di assunzione di personale, si passava dalla vecchia logica del turn over al principio della sostenibilità economica e finanziaria del bilancio comunale che consentiva, in presenza di determinate condizioni circa il rispetto di parametri contabili certificati, di procedere alla realizzazione del piano e di ottenere, in base al posizionamento percentuale dell’indice, premialità incrementali. Come il caso del Comune che si trovava, allora, nelle condizioni di rilanciare quel piano. Sulla scorta di quelle rielaborazioni, anzi, tra i primi a livello nazionale, il Comune è passato da un piano di 21 nuove assunzioni (di cui 6 riservate a progressioni verticali) ad un piano di 35 nuove assunzioni a tempo indeterminato e pieno per 33 unità di personale (di cui 1 per ricostruzione contrattuale e 7 per progressioni verticali) a copertura dei fabbisogni di specializzazione professionale tramite procedure concorsuali e altri strumenti assunzionali per un investimento complessivo pari in termini di costo ad oltre 900.000 euro.

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