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Molestie, i legali della preside di Castrolibero: basta con attacchi ignobili

Iolanda Maletta si difende dalle accuse

«Basta con gli attacchi ignobili alla preside Maletta». È quanto affermano, in una nota, gli avvocati Vincenzo Belvedere e Pasquale Naccarato che tutelano la dirigente scolastica Iolanda Maletta in riferimento alla vicenda delle presunte violenze sessuali all’Istituto “Valentini-Majorana” di Castrolibero. Nei giorni scorsi, il caso era finito nuovamente sotto i riflettori poiché un sindacalista aveva ritenuto inopportuno il rientro a scuola della Maletta. La preside era in malattia dallo scorso mese di febbraio quando gli studenti hanno occupato la scuola per oltre due settimane come reazione ai casi delle presunte molestie. I ragazzi hanno sempre puntato il dito contro la dirigente rea – a loro dire – di aver «insabbiato tutto».

La dirigente – è necessario ribadirlo – non è mai stata indagata nella vicenda e né ha mai ricevuto alcun provvedimento disciplinare. «Iolanda Maletta – hanno scritto i legali in una lettera – è una persona che ha lavorato costantemente nella scuola con abnegazione e senso del dovere. Negli anni la sua professionalità è stata oggetto di encomi da parte degli Uffici superiori, delle Istituzioni scolastiche e degli Enti pubblici che, unanimemente, ne hanno attestato serietà e professionalità, affidandole incarichi, coordinamenti e gestione di significative attività progettuali che ha portato a conclusione con determinazione, onestà, trasparenza». Gli avvocati hanno voluto precisare «che la dirigente non solo non ha mai ricevuto avvisi di garanzia, quanto non è mai stata iscritta in nessun procedimento penale per fatti costituenti reato, in relazione alle vicende poste alla ribalta dell’opinione pubblica. Ha risposto nelle sedi opportune alle domande poste dagli ispettori, inviati dal Ministero dell’Istruzione, narrando, nella fattispecie, tutto il suo agire e quello altrui, senza omissioni o reticenze di sorta, fornendo a supporto circostanziata e proficua documentazione. Dopo un’approfondita indagine interna, condotta a vari livelli, ci giunge comunicazione dall’Ufficio scolastico regionale che la dirigente non è stata mai sottoposta a procedimento disciplinare, né ha mai ricevuto rilievi da parte del ministero dell’Istruzione in relazione al suo operato nella vicenda. Non è stata mai rimossa dal suo posto, né è stata “mandata” in pensione in anticipo».

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