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Maltrattamenti sui disabili a Corigliano Rossano, gli indagati respingono le accuse

Corigliano Rossano, sette le vittime delle presunte vessazioni in un centro diurno. Ieri gli interrogatori di garanzia davanti al Gip di Castrovillari. Chiesta dagli avvocati la visione dei filmati girati dai carabinieri

Una difesa a oltranza. Condotta dagli indagati davanti al Gip di Castrovillari. Una difesa messa in piedi per smontare le pesanti ipotesi di accusa contestate dalla procura diretta da Alessandro D’Alessio: maltrattamenti e violenze nei confronti di sette persone affette da disabilità. La vicenda ha fatto il giro d’Italia e sconvolto l’opinione pubblica dopo la notifica dei provvedimenti restrittivi ai tre indagati: due operatori sociosanitari e un educatore, tutti impegnati al servizio di una onlus - “Gocce nel deserto” - di Corigliano Rossano. Ma riavvolgiamo il nastro e approfondiamo i contenuti delle audizioni compiute ieri a a palazzo di giustizia.
Le decisioni del Gip sulla richiesta di revoca delle ordinanze cautelari slittano a lunedì: mancano agli atti e, quindi, non sono nella disponibilità dei difensori, i video con le registrazioni fatte all’interno del centro diurno. Due degli indagati, nel frattempo, rispondono punto per punto alle domande poste dal magistrato durante gli interrogatori di garanzia.
L’avvocato Francesco Calabrò, difensore di Grazia Fusaro, ha chiesto al gip Simone Falerno copia delle registrazioni che sarebbero parte integrante del quadro accusatorio, ma che non sono state inviate ai difensori. Il legale, infatti, annunciando che comunque la propria assistita è pronta a rispondere alle domande del giudice ha aggiunto che però vuole confrontarsi con le immagini, pronta a spiegare la propria posizione.

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