In attesa del prossimo Consiglio comunale, convocato per l’11 agosto, torna “in campo” la querelle sui cosiddetti Pau e sul Psc. Assetti urbanistici e regole che non convincono affatto. I consiglieri comunali Enrico Monaco, Michele Morrone e Massimiliano De Rose, componenti del gruppo “Rende per Rende”, hanno deciso di chiedere lumi direttamente al sindaco Manna ed agli uffici preposti. «La durata dei Piani di lottizzazione unitaria è indicata dalla legge nel termine massimo di 10 anni dalla loro approvazione in Consiglio e i Pau adottati con deliberazioni dall’aula, nel corso dell’anno 2008, risultano essere scaduti nel 2018», anticipano i tre consiglieri. Senza contare che «il documento preliminare relativo al Piano strutturale comunale, approvato dal Consiglio, con delibera n. 2 del 30 gennaio 2020, a tutt’oggi non ha avuto seguito, non essendo stato approvato né adottato il definitivo del Psc». Altro rilievo riguarda sia il Prg del 2001 che nel preliminare del Psc del 2020, le zone interessate dai Pau (Santa Chiara, Santa Rosa, Palleca, Giannuzzi e Linze) risultano avere la medesima perimetrazione e che il rilascio dei permessi a costruire in dette aree implicherebbe il riferimento agli Elaborati ed alle norme contenute nei precitati Pau”, scrivono in una nota. In buona sostanza, dunque, il gruppo “Rende per Rende”, fa sapere che – essendo scaduti i Pau- viene impedito di invocarli e di porli a presupposto e fondamento di eventuali richieste di Permesso a Costruire per qualsivoglia intervento ricadente nell’intera perimetrazione di quelle aree. «Indipendentemente dalla specifica destinazione prevista nei elaborati degli ex Pau (edificazione, area a verde, parcheggi), per l’intera perimetrazione degli stessi, non risulterebbe consentito operare alcun tipo di valutazione all’Ente».
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