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Corigliano Rossano: lavanderia ospedaliera, l’azienda è determinata a tagliare le ore

La Hospital service di Chieti è irremovibile. Le organizzazioni sindacali sono pronte alla mobilitazione

Circa 30 famiglie di Corigliano Rossano e provincia, quasi tutte monoreddito, potrebbero finire sul lastrico se non si risolve la situazione della vertenza in atto tra la ditta presso la quale dovrebbero passare alle dipendenze, in seguito al nuovo appalto di lavanolo, servizio dove i congiunti attualmente lavorano, e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.
Si tratta dei lavoratori impegnati nel servizio di lavanderia dell’Asp a cui, in base alla vertenza avviata dai sindacati di Filcams Cgil e Uiltec, con il subentro della nuova azienda, la Hospital Service di Chieti, verrebbero decurtate le ore di lavoro e, quindi, le spettanze oltre all’inquadramento lavorativo poco gratificante.
Dalle sedi sindacali si fa presente, infatti, che, a difesa dei lavoratori, hanno inviato ieri, per la terza volta una diffida all’azienda di cui sopra a mantenere gli stessi livelli occupazionali e salariali attualmente in godimento dai lavoratori. Una nuova diffida resasi necessaria, secondo i responsabili Andrea Ferrone della Cgil e Marco Pacenza della Ultec, perché l’azienda «imperterrita continua ad proporre contratti di lavoro irricevibili, i quali di fatto manderebbero sul lastrico le maestranze e le loro famiglie».
Un atteggiamento che la ditta abruzzese avrebbe mantenuto nonostante l’incontro, richiesto alcuni giorni fa, dei sindacati avuto con il commissario dell’Asp Dott. Antonello Graziano durante il quale lo stesso aveva espresso alla ditta «la volontà di voler far osservare la clausola sociale, a norma della legge regionale 16 del 2012, come richiesto dalle scriventi OO.SS. ripetutamente negli ultimi giorni».

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