In città, purtroppo, crescono i casi – soprattutto trai giovani – di malattie psichiatriche. L’abuso di alcol e droghe è ritenuto ormai consuetudine. E gli amministratori, spesso, sono costretti ad adottare i cosiddetti Tso, i trattamenti sanitari obbligatori. Ne abbiamo parlato con l’assessore Domenico Ziccarelli che ha la delega alla Polizia municipale e si trova, sovente, ad accompagnare i vigili di Rende nelle abitazioni delle persone.
Qual è la situazione attuale? I casi sono veramente in aumento? «Purtroppo sì: giovani e giovanissimi tra tutti», la risposta lapidaria. «Ogni volta uno sconforto dovere firmare i trattamenti. Ogni volta una tragedia umana, oltre che sanitaria e fisica», racconta l’assessore che avverte molto la drammaticità del momento. Il papà di Domenico, l’indimenticato Vincenzo Ziccarelli, da presidente della Provincia di Cosenza – a fine anni ’70 – denunciò alle Autorità preposte quel che accadeva nel manicomio di Salerno dove venivano trasportati i malati di Cosenza. Seguirono arresti e polemiche nazionali. Dopo qualche tempo subentrò la legge Basaglia, la 180 del 1978.
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