Vicini ad una svolta. La “Ciclovia del Parco”, quella sequestrata qualche mese fa dalla Procura della Repubblica di Castrovillari (a seguito di una denuncia) sarebbe prossima alla verifica tecnica finale ordinata dalla medesima Procura per stabilire la tenuta complessiva del progetto; ma anche e soprattutto per verificare lo stato di salute delle gallerie centenarie da cui sarebbero caduti i calcinacci che avrebbero ferito un utente.
In due mesi sono stati fatti passi in avanti per arrivare al dissequestro dell'infrastruttura turistica più importante dell'area del Pollino, poiché il tracciato, che parte del comune di Castrovillari, attraversa luoghi assolutamente incontaminati che legano la città del Pollino a Morano Calabro sino a contrada Campotenese. La Ciclovia venne inaugurata nel maggio scorso, a Campotenese, nei pressi del centro servizi della “Catasta”.
La beffa s'è materializzata dopo pochi giorni: i primi di giugno, infatti, la denuncia dell'utente, quindi il sequestro effettuato dai Carabinieri della Stazione di Morano Calabro a seguito di sopralluogo dei vigili del fuoco del Distaccamento di Castrovillari. L'ufficio di Procura ha affidato la cura giudiziale del tracciato al sindaco di Morano Calabro, Nico De Bartolo, il quale, giornalmente, promuove i controlli di sicurezza lungo tutto il percorso di una infrastruttura che i turisti aspettano con grande pazienza. Su questa infrastruttura, la più importante tra quelle cantierate dall'Ente gestore, vale a dire il Parco Nazionale del Pollino, sono poggiati anche altri progetti di sviluppo green, molti di questi destinati alla mobilità dolce o assistita. Tutti i caselli, infatti, saranno completamente rivisti attraverso un progetto di massima di circa tre milioni di euro.
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