Il governo comunale, anche senza il sindaco, continua ad amministrare la città. Il vicesindaco Artese è circondata dai colleghi di giunta; mentre la maggioranza progetta e studia il da farsi. «Siamo uniti e compatti», fanno riecheggiare dal Municipio. Quasi fosse un mantra da metabolizzare e condividere. Eppure sono ore cruciali per il prosieguo di questa amministrazione. Non si teme una eventuale commissione di accesso antimafia ma, evidentemente, per qualche consigliere è arrivato il tempo di «guardarsi attorno». In attesa dunque di capire meglio come ed in che direzione muoversi, la macchina amministrativa continua a percorrere finanziamenti e progettualità. Pnrr su tutti. Alcuni movimenti, politici e culturali, invero aprono altre prospettive. E si schierano. È il caso di “RendeSi”. «Rende non è questa. Sono ormai tanti anni, troppi, che la nostra città è sulle prime pagine della cronaca nera, e già questo fatto è inaccettabile. Che fine ha fatto la Molinella del sud? Ammirata, emulata e ricercata da tutti. Che fine ha fatto la buona Amministrazione che sognava, progettava e realizzava? E che fine ha fatto la Rendesità? La città si interroga.
Rende non è questa, non può essere questa», urlano dal centro storico. Per loro «la collettività rendese non merita tutto questo.
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