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Le strisce blu arrivano all’Unical. Il Comune di Rende fa cassa con gli studenti

L’assessore Ziccarelli difende la scelte dell’amministrazione. «Si tratta di un provvedimento per disciplinare traffico e sosta»

«Come può essere possibile che non ho avuto neppure il tempo di fare una fotocopia?». Pochi minuti ed ecco la multa che non ti aspetti. Siamo all’Unical dove sono appena ripartite le attività didattiche in presenza. Migliaia di studenti transitano, ogni giorno, per le strade di Arcavacata per trovare abitazioni, individuare segreterie e soprattutto iniziare il percorso di studi. Eppure, dal 15 settembre scorso, l’amara sorpresa. Il Comune di Rende ha inteso disciplinare meglio il traffico e la sosta per l’intera zona universitaria. «Anziché andare incontro agli studenti, siamo mortificati…», il commento e le lamentele di una neo iscritta. Quasi in lacrime per la multa emessa da pagare. «Come me, tantissimi altri colleghi. Siamo studenti, non abbiamo reddito. Viviamo con la “paghetta” di mamma e papà», ribadisce. Ancora più indispettiti alcuni genitori che puntualmente accompagnano figli e figlie nei primi passi di studio. «Capiamo fin troppo bene che occorre intensificare le azioni contro le soste selvagge. Non siamo contro le strisce blu ma qui, all’Unical, i nostri studenti devono essere quantomeno tutelati ed aiutati. Ci saremmo aspettati almeno una comunicazione formale oppure un periodo transitorio. Chiediamo a chi di dovere, rettore e sindaco della città, di individuare altre soluzioni», la loro proposta.

Gli uffici comunali e l’assessore delegato difendono la scelta: «Insieme al comandante dei vigili urbani, Alfredo Ferraro, abbiamo concordato prezzi e tariffe scontatissime proprio per gli studenti», spiega Domenico Ziccarelli. «Il Piano particolareggiato andava fatto attuare già diversi anni prima. Oggi siamo nelle condizioni che non si è più in possibilità di tergiversare ulteriormente, considerato il disordine continuo in quella zona», spiega Ziccarelli.

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