Carenza di personale e casse comunali in affanno. Sarebbero principalmente questi due fattori, ormai noti, a rallentare i servizi sul territorio da parte dall’amministrazione di Palazzo dei Bruzi.
E così anche i Centri anziani, per esempio, attraversano un periodo non proprio facile, quando hanno sempre rappresentato un punto di riferimento importante per tante persone. Luoghi d’incontro e ambienti nei quali trascorrere del tempo insieme, organizzando anche delle attività di intrattenimento.
Una tradizione che oggi trova poco o niente sfogo, se non nell’estemporaneità di qualche inflessibile e appassionato presidente. Ma non basta. Le strutture adibite a spazi aggregativi destinati per lo più ai pensionati, andrebbero rimesse a nuovo, o comunque puntellate lì dove è necessario. Operazioni mai effettuate anche perché, nel frattempo, è intercorsa pure la pandemia da Covid e i Centri anziani sono rimasti chiusi, quelli di Donnici, Serra Spiga, via Milelli e via Popilia. Oggi, però, i frequentatori dei locali associativi vorrebbero tornare alla vita precedente, ma a quanto pare mancano le risorse, al Municipio, per poter avviare eventualmente i lavori pertinenti, essendo strutture comunali.
L’esecutivo Caruso sembra avesse programmato dei sopralluoghi, di recente, e probabilmente non tarderanno ad arrivare. Resta, però, la fattibilità degli interventi. L’assessore al Welfare, Veronica Buffone, conferma l’impegno dell’amministrazione comunale in tal senso e l’attenzione dell’Ente verso determinate categorie sociali, sottolineando pure le difficoltà derivanti dai pochi fondi a disposizione.
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