La demolizione della fontana ornamentale nella villa comunale di Taverna continua a mantenere accesa la polemica. Dopo l’incredulità dei residenti e l’intervento dell’ex vicesindaco Emilio D’Acri, il quale punta il dito contro il governo cittadino per la scelta di togliere il monumento, arriva anche il duro attacco al progetto del Movimento politico “Montalto Futura”.
«La fontana della villa comunale, ormai da troppi anni abbandonata al degrado e alla incuria, andava recuperata - commenta il Movimento - alla condizione originaria per garantire fruibilità e sicurezza. Così non è stato e si è trasformata in incompiuta, degrado urbano e disordine».
La fontana che non c’è più, dunque, ha suscitato non poche lamentele e diatribe ma a porre fine al caso e a spiegare i motivi della demolizione, che fino a ieri non si conoscevano, è lo stesso sindaco, Pietro Caracciolo. «L’architetto incaricato ha individuato come fonte di pericolo sia la fontana sia il ponticello di pietra nei pressi dell’anfiteatro e ha proposto all’Amministrazione la loro demolizione».
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