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Trebisacce, il Consorzio e quelle assunzioni senza copertura economica

Trebisacce, mentre 150 lavoratori attendono sette mesi d’arretrati i sindacati denunciano un a serie di irregolarità

Consorzio punto e a capo. Nessuna buona nuova per i 150 lavoratori in sciopero da quasi un mese per vedersi riconosciute le spettanze. Rimangono lo stesso, sei- sette mesi di arretrati, nonostante sia stato corrisposta una sola mensilità. In attesa almeno di un altro mese di accredito. Che doveva avvenire oggi ma che sembra non sia stato elargito alle maestranze. I sindacati continuano ad alzare la voce. Contro la governance dell'Ente consortile. E lo fanno con I Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo «L’esasperazione dei lavoratori del Consorzio di Bonifica di Trebisacce deve essere da monito per tutta la classe dirigente che negli anni ha cavalcato politiche distorte, clientelari, creando precariato su precariato, illudendo famiglie e lasciando macerie sociali», scrivono dalla Triplice. Che incalza. «Da settimane, con senso di responsabilità e sobrietà, ci stiamo adoperando con la Regione Calabria per risolvere situazioni che scelte sprovvedute e avventuriere hanno determinato in anni di sperpero e cattiva gestione». E ancora. «Nel mentre i lavoratori non si pagavano da mesi gli stipendi, siamo stati costretti a fare denunce alle Procure competenti per continue assunzioni dirette che non avevano alcuna copertura economica e finanziaria». Per i tre vertici sindacali, «vanno pagate le mensilità ai lavoratori e messe in sicurezza le attività, ma va interrotta questa spirale vergognosa con una riforma immediata del settore per uscire da un vortice che rischia di diventare l’ennesimo buco nero della Calabria».

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