Le carte scottanti. La Commissione di accesso antimafia, presieduta dal prefetto Antonio Reppucci, avrebbe acquisito l’intero incartamento riferito sia alle indagini condotte dalla Dda di Catanzaro sulle cosche confederate cosentine e le ipotesi di scambio elettorale politico mafioso riguardanti le elezioni comunali di Rende tenute nel 2019, sia l’ordinanza di custodia cautelare e i rapporti investigativi riferiti all’indagine su appalti, gare e affidamenti culminata nell’imposizione del divieto di dimora al sindaco Marcella Manna e alla interdizione per nove mesi della vice, Annamaria Artese.
I commissari, con Reppucci lavorano il vicequestore Giuseppe Zanfini e il tenente colonnello Dario Pini, avrebbero già formalmente acquisito e vagliato altri numerosi atti amministrativi prodotti dall’Ente e verificato tutti i rapporti di parentela esistenti tra beneficiari di determine e delibere e personaggi gravitanti nell’ambito della criminalità organizzata. Il meticoloso lavoro di accertamento dovrà confluire in una relazione destinata al prefetto Vittoria Ciaramella e poi trasmessa al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria
Caricamento commenti
Commenta la notizia