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Corigliano Rossano, statuto comunale: ancora tutto fermo

Critiche dai gruppi di minoranza

Una seduta del Consiglio comunale di Corigliano Rossano

I gruppi di opposizione all’interno della massima assise cittadina tornano sull’importante questione dello Statuto comunale ancora fermo sull’uscio dell’aula dell’apposita Commissione consiliare, la quale si diceva essere pronta a licenziarlo già qualche mese addietro e che, però, sta di fatto, non lo ha visto ancora varcare la soglia dell’aula consiliare per essere discusso e approvato.
Per questi ed altri motivi ancora i consiglieri Gennaro Scorza (Italia al Centro), Francesco Madeo e Rocco Gammetta (Azione-Italia Viva- Renew Europe) e Aldo Zagarese (I Democratici), peraltro componenti la stessa Commissione, dai banchi dell’opposizione muovono critiche relative appunto, a quel documento che dovrebbe costituire la “carta fondante” della nuova città e che dagli stessi – in una nota– viene etichettato quale “specchio del disastro Stasi".
Una vicenda – a loro stesso giudizio – che «sta diventando paradossale, sia per la mediocrità dei contenuti rappresentati all'interno, sia per l'approccio che rimanda ancora l'approvazione in Consiglio. Il ritardo considerevole nell'approvazione del documento, unitamente all'inattività degli istituti di partecipazione, mette anche in dubbio la legittimità della permanenza dell'Amministrazione Stasi, dando la possibilità a qualsiasi cittadino di richiedere la decadenza del Sindaco in carica (ex art. 70 Tuel). Non comprendiamo – sottolineano ancora Scorza, Madeo, Gammetta e Zagarese – quali possano essere gli impedimenti ostativi, che espongono la Città ad un alto rischio di commissariamento, sull'approvazione del testo all'interno della civica assise».

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