Fare arte ed emozionare al pari di tutti gli altri danzatori è possibile anche per chi è stato meno fortunato ma non per questo è più debole. Lo ha dimostrato Francesca De Simone che ha incantato tutti oltre a divertirsi, ballando sul palco del teatro dell’auditorium all’Università della Calabria nel contesto del “Premio Danza Calabria” con la direzione artistica di Ilaria Dima e Antonio De Luca. La giovanissima artista con sindrome di Down ha interpretato una coreografia della sua maestra Grazia Ciappetta volteggiando su musica tratta dal musical “Il re leone” ed emozionando l’intera platea del teatro e non solo. «È stato toccante anche per noi guardare gli occhi lucidi di ballerini e insegnanti dietro le quinte – ha commentato Grazia Ciappetta - un segno che la bellezza dell’arte coreutica è stata per troppo tempo ingiustamente chiusa in uno scrigno per pochi eletti dai corpi perfetti e dalle movenze già scritte. Si rompono così, finalmente, schemi con un linguaggio del corpo accessibile a tutti senza preclusioni».
L’esibizione di Francesca, che è parte integrante dello “Studio danza” di Cassano, è anche il frutto di un lavoro meticoloso concretizzato in un percorso di danza organizzato nella sede cosentina dell’Associazione italiana persone Down (Aipd) voluta dalla presidente Emily Amantea assieme alla coordinatrice Sonia Falcone.
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