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Rende, in città i sindaci dei “Borghi autentici” ma il padrone di casa non può riceverli

Il primo cittadino non potrà essere presente alla convention regionale per motivi giudiziari. L’assessore anziano Franchino De Rango guiderà la delegazione

I primi riflessi istituzionali, rispetto alle vicende rendesi ed alla mancanza di sindaco e vicesindaco, entrambi sospesi temporaneamente dalla carica, arrivano dal centro storico. Quasi un simbolo, soprattutto considerato il fatto che sul borgo antico, in tutti questi anni, si sono succedute polemiche e campagne elettorali.
Oggi arrivano i sindaci del Bai, l’acronimo che indica i Borghi Autentici d’Italia. Alle 10.30, nella sala convegni “Fiorella Sicilia” di Palazzo Zagarese, sede del Museo Civico, la città di Rende ospiterà l’assemblea della Delegazione Regionale dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia.
«Nell’occasione, oltre a rinnovare gli organismi dirigenti, si discuterà di co-progettazione, una nuova frontiera di sviluppo per i comuni, delle “esperienze” che è possibile vivere sui territori, del “2023 Anno del Turismo delle Radici” e del progetto Borghi Calabria. Rende ha aderito al BAI nel 2019, in virtù della specificità del suo borgo antico, il centro storico», si legge nel comunicato stampa inviato dalla casa comunale.
La Delegazione Calabria sarà guidata dalla Presidente nazionale dell’Associazione BAI, avvocato Rosanna Mazzia, sindaco di Roseto Capo Spulico, e vedrà la partecipazione dei sindaci di diciannove comuni calabresi membri e di una delegazione sarda. Rende sarà rappresentata da Franchino De Rango, vicario del sindaco Marcello Manna, Romina Provenzano, membro del Consiglio Direttivo nazionale, Marta Petrusewicz, assessore alla Cultura e Davide Franceschiello.

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