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Rende, tredicesima mensilità a rischio per i lavoratori della Multiservizi

Oggi riunione dei capigruppo per stabilire la data entro cui convocare il civico consesso

Nei prossimi giorni, tra lunedì e mercoledì, i consiglieri comunali d'opposizione (e forse qualcuno della maggioranza) si sono dati appuntamento in uno studio notarile, a Roges.
Vogliono firmare le proprie dimissioni, nonostante sia apparentemente difficile raggiungere quota 13 per “sciogliere” il consiglio comunale in anticipo. È comunque un segnale importante. Non scontato.
Le firme depositate dal notaio non saranno poi ufficializzate e protocollate alla presidenza del consiglio. Almeno per ora. Cosi da non consentire l'eventuale surroga dei dimissionari.
La maggioranza invece vuole "tirare dritto". E sta accelerando l'iter per portare in Aula il Psc. Stamane convocazione dei capigruppo per decidere la prima data utile: dal 15 al 20 dicembre ogni giorno potrebbe essere quello indicato. Nel frattempo monta la polemica per la «paventata, quanto concreta, ipotesi che ai lavoratori della Multiservizi di Rende non venga erogata la tredicesima mensilità».
Ad affermarlo è il consigliere Mimmo Talarico, capogruppo nel civico consesso di AttivaRende. La situazione «sta provocando legittimamente molta indignazione negli oltre cento lavoratori, già percettori di bassi salari e in molti casi impiegati a tempo parziale».

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