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Cosenza: 20 anni fa il sacrificio di Maria Rosaria, “martire della libertà”

Nel museo del Presente, una commovente manifestazione per ricordare la Sessa uccisa la sera del 9 dicembre del 2002

Maria Rosaria Sessa

«Tutto possiedi tu, ma io non t’appartengo». Una frase che sintetizza più di mille altre parole la storia di Maria Rosaria Sessa. Una poesia commovente, scritta poche ore dopo. Voleva vivere i suoi sogni, la giornalista barbaramente uccisa venti anni fa. Esattamente venti anni dalla sua tragica morte. La sera del 9 dicembre, nel comune di Paola sulla Statale 107 in località Palommella venne rinvenuto il corpo senza vita di Maria Rosaria Sessa all’interno di un’autovettura. Alle 23.25, le volanti della stradale giungevano sul posto; la pioggia era incessante e rendeva scarsa la visibilità. C’era un coltello da cucina insanguinato, un mazzo di fiori e i documenti di Corrado Bafaro bene in vista. Non vi era dubbio alcuno in merito all’autore del delitto. Amici e colleghi hanno voluto omaggiare Maria Rosaria al Museo del Presente di Rende insieme alla redazione di allora di Metrosat. «Maria Rosaria è rimasta nei cuori non solo di chi l’ha conosciuta personalmente, ma anche delle tante persone che l’apprezzavano in video e che sono rimasti colpiti dalla sua storia», hanno ribadito la mamma ed il papà. Ancora in nero, a lutto, in lacrime.

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