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Rende, l'affondo de "I riformisti": il Parco Robinson doveva diventare più attrattivo

Rispolverata l’idea di uno zoo "in grado di attrarre in città tantissimi visitatori a beneficio dell’economia territoriale"

Uno scorcio del parco Robinson di Rende

A distanza di anni il parco Robinson non smette di far parlare di sé. «L’annunciato intervento sul glorioso parco Robinson della nostra città, abbandonato a se stesso da nove anni, è sintomatico del modo distorto di utilizzare i fondi strutturali europei, siano essi derivanti dal Por oppure dal Pnrr», scrivono dalla Fed riformist.

Si tratta, infatti, di fondi strutturali e, quindi, straordinari, che per loro «non dovrebbero essere utilizzati per interventi di natura ordinaria che debbono essere, invece, eseguiti con fondi propri degli enti locali o, al massimo, con fondi regionali e/o statali». L’intervento annunciato sul Parco Robinson è finanziato con i fondi dell’Agenda Urbana e, pertanto, con fondi Por, che sono europei e strutturali. «Cosa ha pensato di fare l’amministrazione Manna? A quanto è dato sapere, il consueto efficientamento energetico, un vero spreco essendo l’attuale impianto tuttora funzionante e rimanendo, peraltro, il parco chiuso nelle ore notturne; i cosiddetti “percorsi sensoriali”; qualche aggiunta di manufatti utili solo per consumare aree da destinare, invece, a verde, per far vedere che i lavori introducono delle novità», spiegano in una lunga nota.

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