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Cosenza, il racconto di Pietro Turco: "Mia moglie salvata dagli angeli dell’Annunziata"

La testimonianza di Pietro Turco il marito della donna arrivata in fin di vita all’ospedale

«Mia moglie è stata salvata dai medici e dagli operatori sanitari del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Annunziata. Potrei dire che è stato un miracolo, ma questo miracolo è rappresentato da persone di eccezionale umanità e professionalità che non smetteremo mai di ringraziare».
Pietro Turco racconta l’emozione dello scorso 4 novembre quando sua moglie ha davvero rischiato di morire. Nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell’Annunziata nessuno dimenticherà quel sabato pomeriggio del 4 novembre quando tutto il personale si è trovato ad affrontare due emergenze, ma quella più grave era la moglie di Pietro. Fatiha Khalil era stata sottoposta, nei giorni precedenti, a un intervento chirurgico di isterectomia in una clinica privata, rioperata dopo poco tempo per l’insorgenza di un’emorragia interna. Ma nonostante il secondo intervento, effettuato sempre nella struttura privata, le sue condizioni erano peggiorate drammaticamente. Fu trasferita d’urgenza al Pronto soccorso di Ginecologia dell’Annunziata in condizioni gravissime: emorragia interna associata a un severo quadro di alterazione della coagulazione del sangue.
Pietro ricostruisce il precipitare della situazione: «Mia moglie si era operata in mattinata e io non ero potuto entrare in clinica perché non era concesso. Poco dopo mi comunicò telefonicamente che era subentrata un’emorragia e che doveva essere rioperata. Il secondo intervento finì in tarda serata, sembrava tutto ok ma l’emorragia continuava. Il mattino dopo sono riuscito a entrare in clinica e parlare con i medici. La situazione non era migliorata e fu disposto il trasferimento all’Annunziata».

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