Il corso accademico della discordia. Destinato a sviluppare nell’area settentrionale della regione una “scuola” di medicina, trasformando l’ospedale più grande e importante - l’Annunziata di Cosenza .- in un policlinico.
L’idea di istituire un corso di studi nel nome di Ippocrate ha origini lontane. E lo spiega Sebastiano Andò, già direttore del Dipartimento di Farmacia dell’Università della Calabria. Il cattedratico, rifuggendo ogni forma di campanilismo, chiarisce: «Il corso di Medicina dilata le possibilità di accesso di tanti giovani calabresi che aspirano ad approfondire questo genere di studi. Non solo: questo nuovo corso consente di attivare una sempre maggiore interazione con l’ospedale dell’Annunziata vitalizzando e dando visibiltà alle tante eccellenze che già vi operano. Un processo di graduale clinicizzazione del nosocomio potrà estendere le reti formative di scuole di specializzazione già esistenti all’interno delle unità complesse, valorizzando il capitale professionale che potrà appunto avere una scuola medica pronta a implementare i servizi ospedalieri. L’Annunziata» aggiunge il professore Andò «conta su alcune apicalità responsabili di unità complesse che entreranno a far parte del corpo docente del corso di laurea. Si tratta di dirigenti già selezionati dalla sanità pubblica come primari e che sono abilitati già alla docenza. Vi sarà, insomma, una identità formativa che coniugherà assistenza, ricerca e formazione. Si tratta, in sostanza, di un “modello” in cui la scuola medica entra nell’ospedale per garantirne una crescita ulteriore» .
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