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Medicina all'Unical, il “sì” prestigioso dei luminari Raffaele Bruno e Arnaldo Caruso

La nascita del corso di laurea in Medicina è vista con favore dai due scienziati operanti a Pavia e Brescia. Sono stati ricevuti a palazzo dei Bruzi dal primo cittadino

Bruno e Caruso a Palazzo dei Bruzi

Due “eccellenze” bruzie. Raffaele Bruno è docente all’Università di Pavia e direttore della Fondazione IRCCS del Policlinico San Matteo di Pavia; è stato lui a curare e guarire il primo paziente italiano affetto da Sars-Cov2. Arnaldo Caruso è, invece, docente nell’Università degli Studi di Brescia e presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv).
La coppia di scienziati cosentini è stata ricevuta nel Palazzo di città dal sindaco, Franz Caruso, avvantaggiato nelle funzioni di accoglienza dalla non trascurabile circostanza d’essere il fratello del professore Arnaldo. È stato proprio quest’ultimo ad accompagnare nella più importante sede istituzionale cittadina il prof. Bruno, che ritorna spesso a trascorrere con i propri familiari brevi periodi di vacanza. I due cattedratici sono accomunati, oltre che dall’amore per la scienza e la ricerca, anche dalla passione per il Cosenza Calcio che seguono sempre, sebbene a distanza, dalle loro sedi accademiche di lavoro.
Nel corso del cordiale colloquio avuto con il sindaco, i due scienziati cosentini hanno discusso a lungo, tra l’altro, del sistema sanitario calabrese, ritenuto debole ed incapace di garantire il diritto alla salute dei cittadini/utenti, seppur con delle eccellenze non ancora sufficientemente valorizzate. I due docenti hanno affrontato pure il tema della istituzione di una facoltà di Medicina all’Unical.

 

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