È stato sequestrato il capannone di rivendita di articoli per la casa andato a fuoco martedì mattina. La decisione è stata assunta dalla procura di Castrovillari, diretta da Alessandro D’Alessio, per dar corso alle operazioni peritali al fine di risalire alle cause del vasto rogo che ha mandato letteralmente in fumo una struttura di oltre 3 mila metri quadri con all’interno mobili e abbigliamento. L’attività commerciale era gestita da una famiglia di nazionalità cinese. I questi giorni, la squadra del Nia, il nucleo investigativo anticendi dei vigili del fuoco, effettuerà i rilievi per cercare di risalire alle cause che hanno portato ad innescare le fiamme che hanno devastato l’intero complesso.
Sembra che al momento dell’arrivo dei soccorsi nessun ingresso si presentava forzato, tanto che è stato necessario troncare il lucchetto del cancello che consente l’accesso al piazzale per permettere ai pompieri di poter far arrivare i mezzi il più vicino possibile al capannone.
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