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Caso Aieta: l'ex sindaco di Cetraro, il divorzio col Pd e le simpatie per Renzi e Calenda

Nel 2005 la prima elezione alla poltrona più importante del Comune di Cetraro

Lo scorso 3 settembre Giuseppe Aieta ha ufficialmente “divorziato” dal Partito democratico dopo una lunghissima militanza nel partito, rivendicando la sua fedeltà a Matteo Renzi. Venti giorni prima delle elezioni Politiche, Aieta ha dichiarato ufficialmente di lasciare il Pd e di sostenere il Terzo Polo di Renzi e Calenda. Nel suo curriculum politico anche una lunga esperienza da consigliere regionale. Alle ultime elezioni regionali del 29 ottobre del 2021 si era candidato ma non è stato rieletto. Mentre alle Regionali del 26 gennaio del 2020 Aieta aveva ottenuto 7.454 voti nella lista “Democratici e Progressisti” a sostegno del candidato a governatore della Calabria Pippo Callipo. Fu una vittoria tanto desiderata in una campagna elettorale che portò alla guida della Regione la compianta Jole Santelli. Nonostante vinse la coalizione di centrodestra, Aieta confermò il suo bacino di voti e fu eletto consigliere regionale. Ancor prima che venisse proclamato ufficialmente consigliere regionale, la Procura di Paola, guidata dal procuratore Pierpaolo Bruni, gli notificò un decreto di perquisizione. Era l’11 febbraio del 2020.

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