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Giornalismo in lutto, muore Raffaele Nigro: ha guidato la redazione cosentina di Gazzetta

Per tutti era il “Professore”. Un maestro di giornalismo, un uomo verticale. Per qualcuno anche un padre putativo. Voce flebile e postura apparentemente timida non gli impedivano di far emergere una malcelata dolcezza. E tuttavia non faceva sconti: «Signore – è così che si rivolgeva ai giovani cronisti (ne ha allevati a decine) – facciamo meglio questa cosa». E tu imparavi il mestiere. Che era fatto di notizie e frasi secche. Mai dalla parte del potere, «che non ha bisogno di sostegni, perché si sostiene da sé».
S’è spento, a 81 anni, Raffaele Nigro, firma prestigiosa del giornalismo calabrese e meridionale, per oltre venticinque anni capo della redazione cosentina della “Gazzetta del Sud”. Aveva iniziato alla “Tribuna del Mezzogiorno” per approdare in “Gazzetta” negli anni Settanta: la redazione di Catanzaro come prima destinazione, poi il ritorno nella sua amata città.
Il suo cuore, nella giornata di oggi, non ha retto a un delicato intervento cardiochirurgico: è spirato alla “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo.
Raffinato analista politico, uomo colto e ricco di interessi, il prestigio di Raffaele in Calabria era indiscusso. Punto di riferimento di vasta parte dei colleghi, terminale di ogni sorta di fonte. Una sola passione oltre al giornalismo, i funghi. Ti svegliava all’alba per andare a raccoglierli in Sila, nella Valle dell’Inferno, che non era solo un’ampia radura, ma per lui una dimensione dell’anima.
Lascia Franca, moglie dolce e devota; le figlie Amelia e Francesca, amatissime; l’adorato nipote Fulvio. Alla famiglia giungano le condoglianze della “Gazzetta”. Che la terra ti sia lieve, “Professore”.

Il cordoglio del Sindaco Franz Caruso

"Profondo cordoglio è stato espresso dal Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, per la scomparsa del giornalista Raffaele Nigro, per lungo tempo capo della redazione cosentina della “Gazzetta del Sud”. “Ricordo – ha sottolineato Franz Caruso -la stima, la considerazione ed il rispetto reciproci che hanno caratterizzato il nostro rapporto, sin dalla mia esperienza di consigliere comunale della città di Cosenza nel 1990. Un rapporto di amicizia che anche negli anni successivi si sviluppò con gli stessi presupposti degli inizi, consolidandosi e rafforzandosi sempre di più. Credo di poter dire – ha aggiunto il Sindaco Franz Caruso - che con la scomparsa di Raffaele Nigro il giornalismo calabrese perda una delle sue firme storiche, più prestigiose ed autorevoli, ma anche il depositario di un modo di intendere la professione, nel senso più anglosassone del termine. Le qualità che in Raffaele Nigro non difettavano mai erano il rigore, il controllo delle fonti e della fondatezza della notizia e l’incisività della sua scrittura, che in città faceva opinione, procurandogli anche un grande seguito. Per oltre 25 anni è stato la guida illuminata della redazione cosentina della “Gazzetta del Sud” contribuendo a formare e ad accompagnare la crescita professionale di molti giovani giornalisti che oggi ne formano il nucleo centrale. Analista politico raffinato e di lungo corso – ha detto ancora Franz Caruso - Raffaele Nigro ha raccontato la storia anche amministrativa della città di Cosenza dagli anni settanta in poi, con uno stile mai acquiescente al politico di turno, ma sferzante quanto bastava per fungere da pungolo per una buona amministrazione della cosa pubblica. Innegabile il contributo che ha dato alla conoscenza della città, attraverso i suoi articoli che non aveva bisogno di accompagnare con la sua firma per essere ascritti alla sua penna, tanto erano noti lo stile e  la sua prosa, efficace e, quando era necessario, tagliente. Oggi, con la sua scomparsa, Cosenza è sicuramente più povera, ma ne conserverà a lungo il ricordo”.

Il Sindaco Franz Caruso ha poi fatto pervenire alla famiglia di Raffaele Nigro e a tutta la redazione di Gazzetta del Sud le sue più sentite condoglianze e quelle di tutta l’Amministrazione comunale.

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